Almanacco ricchissimo, oggi. Intanto ricordiamo che nel 1964 come oggi venne disputata la prima partita allo Shea Stadium di New York: i Pirates batterono i Mets col punteggio di 4-3.
Poi, il 17 aprile 1976, fu un giorno particolare per Mike Schmidt che realizza quattro homeruns nella stessa partita. I Cubs erano in vantaggio al quinto inning sui Phillies per 13 (tredici!!!) a 2. Schmidt entra nel box di battuta con un uomo in base e batte un home run da due punti. Ci torna al settimo a basi vuote e batte un solo homer. Si ripresenta all’ottavo con due uomini in base: ancora home run ed altre tre punti battuti a casa. Quando Schmidt affronta il lanciatore nel decimo inning il punteggio è 15-15… ed un corridore in base: dalla mazza parte il quarto home run per la vittoria finale del Phillies col punteggio di 18-16!
Cose da Mike Schmidt, che nasce a Dayton (Ohio) il 27 settembre 1949. Mike ha battuto in carriera 2.234 valide, ha battuto a casa 1.506 punti e totalizzato ben 548 home runs in carriera. Nei suoi tre anni di College è stato in due occasioni All American. E’ stato per due volte MVP della American League. E stato per due volte MVP della National League ed ha realizzato più di 30 homeruns a stagione per 13 volte, superato solo da Hank Aaron. Ha guidato la National League nella classifica dei fuoricampo per otto volte: solo Babe Ruth ha fatto meglio. Ha battuto 509 homeruns come terza base , 48 solo nel 1980: entrambi record per l’Hot Corner. Guardate cosa sapeva fare in attacco (video) e in difesa (video)
Ancora 17 aprile. Nasce nel 1852 a Marshaltown il prima base Adrian “Cap” Anson, definito il più grande giocatore del 19° secolo. Grande battitore, prima base e manager dei Chicago White Stockings, battè sotto quota .300 in due sole stagioni su 22 di carriera. Battè per due volte oltre .400 e fu il primo giocatore a superare il traguardo delle 3.000 valide. Battè .303 all’età di 45 anni ed ebbe una media battuta vita di .339.
Finito? Certo no. Nel 1820 nasce un fondamentale pioniere del baseball: Alexander Cartwright. E’ chiamato il “Padre del baseball moderno” : pose le basi a 90 piedi di distanza, fissò la partita sulla lunghezza di 9 innings e con 9 giocatori in campo. Stabilì i tre out per parte ad inning, stabilì l’esistenza di un immutabile ordine di battuta ed eliminò la regola che un corridore potesse essere eliminato tirandogli addosso la palla. Organizzò il primo team, i New York Knickerbockers, nel 1845.