L’almanacco di oggi ricorda che nel 1944, in occasione del D-Day cioè dello sbarco in Normandia, la Major League non permette la disputa di incontri di baseball nella giornata.
Accediamo la macchina del tempo. Nel 1906 nasce il catcher Bill Dickey , grande guida di lanciatori e dotato di un braccio micidiale fu anche un eccellente battitore con una media superiore a .300 in dieci delle sue prime undici stagioni ; battè in carriera anche 202 homeruns. Ha giocato in 38 incontri di World Series ed è nella Hall of Fame dal 1954.
E oggi, 6 giugno 1939 a El Dorado (Arkansas) è nato Lou Brock. La sua corsa sulle basi ha letteralmente rivoluzionato il baseball degli anni 60 e 70. Iniziò con i Cubs nel 1961 ma nel 1964 venne ceduto ai Cardinals in quanto ricco di promesse ma povero di numeri (tanto per capire perchè i Cubs non vincono una World Series dal 1908…..). Fu la sua esplosione. La sua media battuta passò da .251 a .348 ed in quindi stagioni coi Cardinals Brock battè 8 volte oltre la soglia del .300. Anche il numero di basi rubate salì vertiginosamente e guidò la classifica di specialità per otto volte in dieci anni raggiungendo il massimo con 118 basi rubate nel 1974 battendo il precedente record di Maury Wills. Nel 1977 Lou Brock frantumò il record di basi rubate in carriera che apparteneva a Ty Cobb con 892 e il saldo finale di carriera è a quota 938, 3.032 battute valide e media battuta carriera di .293. Dopo di lui solo un grande come Rickey Henderson poteva eclissarlo con 1.406 basi rubate. Giù il cappello e tutti in piedi (video1) di fronte a questo giocatore nella Hall of Fame dal 1985. Guardate cosa seppe fare nelle World Series del 1967: media battuta di .391 e 14 basi rubate (video 2)