Un onore per il batti e corri novarese e per l’intera città
In una federazione sportiva, la Hall of Fame è la “Sala della Fama”. Se preferite, chiamatela “Gotha” oppure “Olimpo”. Insomma quel luogo privilegiato, quasi sacro, dove trovano spazio e gloria (reali o virtuali) i protagonisti assoluti di una determinata disciplina, distintisi nel corso della storia in vari ambiti della stessa, in campo e fuori.
Anche la Federazione Italiana Baseball e Softball ha un’istituzione di questo tipo, creata nel 2005 nella convinzione che la storia sia, soprattutto per i più giovani, fonte di ricchezza culturale e morale. E dunque con lo scopo di “preservare la storia, onorare l’eccellenza, mettere in contatto le generazioni”, secondo il motto della celebre Hall of Fame statunitense.
Ebbene, a fine novembre 2019 il Consiglio federale ha ratificato l’ammissione (più precisamente “induzione”) di Giuseppe Guilizzoni nella prestigiosa Hall of Fame del baseball-softball italiano! Una nomina che rende onore non solo al personaggio che è Beppe, ma all’intera città di Novara, laddove ben pochi altri possono vantare l’ingresso nella “Sala della Fama” dei rispettivi sport.
Per rifarci al motto sopra citato, Guilizzoni è un emblema della “storia” del baseball, lui che cominciò da ragazzino negli spiazzi di una Milano ancora ferita dai bombardamenti della guerra, misurandosi con altri futuri miti del batti e corri nazionale. Raggiunse presto un posto di “eccellenza”, già come giocatore, quando nella seconda parte degli anni ’50 fu protagonista (seconda base), con i famosi “Leprotti” milanesi, di un record mai superato: un intero campionato di serie C (playoffs compresi) da imbattuti; a seguire tutto il campionato di serie B (playoffs inclusi) senza perdere mai; infine imbattuti anche per mezzo campionato di serie A. Due stagioni e mezza di vittorie!
Il trasferimento per lavoro a Novara gli suggerì la fondazione, con Chiaretti, del Baseball Club Novara, di cui è stato inizialmente anche giocatore ma soprattutto allenatore (oltre che direttore tecnico di tutte le squadre, femminile compresa) e colonna portante dal punto di vista dirigenziale.
Facile quindi capire che nessuno più di lui sia stato e sia tuttora un prezioso elemento di congiunzione fra “generazioni”.
Non si conoscono al momento le motivazioni scritte dell’induzione di Guilizzoni nella Hall of Fame Fibs, ne il luogo e la data della cerimonia d’ingresso nella categoria “Allenatori” (avrebbe meritato anche quella dei “Dirigenti”), ma sicuramente avranno inciso tutti gli anni da manager del Novara nella massima serie (con due Coppe Italia assolute), il ruolo di allenatore della Nazionale Juniores per due volte campione d’Europa, quello di manager della Nazionale seniores campione d’Europa 1979 e l’aver condotto la stessa Nazionale al 6° posto nel Campionato mondiale del 1980 in Giappone, uno dei migliori piazzamenti di sempre degli Azzurri! Si aggiunga che dal 1983 al 1988 ha allenato la Spagna portandola a partecipare per la prima volta ad un Mondiale, quello del 1988 in Italia, dopo la conquista del 3° posto all’Europeo del 1987.
Vastissima la sua attività in campo internazionale e per la diffusione del baseball, per conto sia della Fibs (tra l’altro è stato consigliere federale per 5 mandati) sia di numerosi organismi di vertice tra cui la Federazione mondiale (WBSC), la Little League International (ben 10 finali Europa-Africa portate al Provini di Novara accrescendone il prestigio nel mondo) e la Fisu (Fed. Internaz. Sport Universitari). Il più recente suo impegno di delegato tecnico è stato nello scorso novembre, avendo seguito la “Premier 12” della WBSC in Corea e Giappone.
L’ingresso di Beppe Guilizzoni nella Hall of Fame nazionale del baseball e del softball dà lustro a un curriculum difficile da descrivere nel dettaglio, ma è soprattutto un riconoscimento all’uomo che ha fatto del suo sport, e dello sport in generale, un “credo” per tutta la vita, a favore della crescita anche morale dei giovani.
Bravo Beppe, il mondo del baseball e Novara devono essere fieri di te!
Beppe Guilizzoni premiato di recente a Novara con la targa Gorla-Coni “Una vita per lo sport”.