“You gotta believe!” è forse uno tra i più famosi “rallying cry” della storia del baseball e lui, Tug McGraw ne è l’inventore. Estate 1973, McGraw è lanciatore mancino dei Mets e così si racconta in un saggio breve scritto da Marty Sutphin : “Il fervore iniziò durante il pranzo. Continuai a ripeterlo a me stesso mentre guidavo verso lo Shea Stadium, cominciai a cantarlo come un mantra. Il tempo di arrivare al campo e mi aveva pompato, maniacalmente. Quando uscii dalla macchina urlai “You gotta believe!” ai fans nel parcheggio, alle guardie di sicurezza, dentro allo spogliatoio”. Da lì in poi l’urlo “You gotta believe” fu dappertutto, anche nell’acronimo YGB. I Mets iniziarono una rimonta incredibile finendo la stagione con un record di 82-79 ed arrivando alla World Series perdendo poi dagli Oakland Athletics per 4-3.
Ma appartengono a Tug McGraw anche altre celebri “quote”.
Nel 1980, richiesto se il lanciare come rilievo fosse essenzialmente una questione mentale rispose che “se fosse così sarei nello spogliatoio con la testa nel ghiaccio. Non sono mai stato pagato un centesimo per il mio cervello”.
Gran lavoratore, aveva una bella curva, lo slider e diverse fastball. C’era la sua “Peggy Lee fastball” e poi la “Cutty Sark fastball” che usciva dal piatto come salpasse, poi ancora la “John Jameson fastball” che era quella forte “come il whisky irlandese”.
Un giornalista gli chiese quale fosse la differenza tra l’erba (Grass) e il turf artificiale: la risposta fu “chiedetelo a qualcuno che le ha fumate entrambe”.
Ed ancora, alla domanda “cosa farai col tuo aumento di stipendio Tug?” rispose “Novanta per cento lo spenderò divertendomi, donne e whisky irlandese. L’altro dieci percento probabilmente lo sprecherò”.
Ed ancora alla domanda “come hai conosciuto tua moglie?” rispose “Ho incontrato mia moglie in un bar di New York. Avevamo molte cose in comune. Eravamo entrambi californiani ed ubriachi”.
Rilievo veterano, giocò ancora la World Series con la maglia dei Philadelphia Phillies nel 1980. I Phillies batterono i Kansas City Royals 4-2 e l’anello fu suo: registrò una vittoria e due salvezze in quattro apparizioni, concedendo un solo punto in 7 innings e 2/3 e con una media ERA di 1.17. Era il primo titolo dei Phillies in 97 anni di storia.
Un filmato letteralmente fantastico, che colonna sonora!
http://www.youtube.com/watch?v=rr2DcfRRZ2w
L’irresistibile simpatia di Tug McGraw e Johnny Bench, forse il più grande ricevitore nella storia del baseball, in un programma “instructional” di baseball per i ragazzi: così si fa!!!